Annalisa Rodeghiero – A oriente di qualsiasi origine

Immagine di Andhika Ramadhian

Uscito nel 2021 per Arcipelago itaca, nella collana Mari interni diretta da Danilo Mandolini, il libro A oriente di qualsiasi origine di Annalisa Rodeghiero ha già ottenuto diversi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali e conferma le qualità dell’autrice veneta, già apprezzate, per altro, nel precedente Incipit (Stravagario, 2019).
Scrive Massimo Morasso nella sua prefazione: «Questo nuovo libro di Annalisa Rodeghiero piacerà agli amanti di una lettura metafisica della realtà. L’autrice lo ha intitolato A oriente di qualsiasi origine, esibendo in questo modo l’indirizzo e l’attitudine preziosamente arcaista della sua poesia, che si muove con coerenza timbrica e tematica in un microcosmo immaginativo popolato dagli universali del sentimento poetico, con una vis strutturale che nulla toglie, tuttavia, alla percettività trasognata di ogni singolo testo. In effetti, questo è per davvero un libro, e non una raccolta di versi. Un libro che ha (ben riposte, e ben nascoste) ambizioni cosmogoniche e parla costantemente del-l’oriente, e dell’origine, anche quando non lo fa, dedicandosi, piuttosto, all’evocazione dell’anima, che è l’indiscussa protagonista del dettato. La quadripartizione del macrotesto ordina i quattro elementi fisici “classici” – aria terra acqua fuoco – in un’architettura versale atta a dare evidenza sottile della stretta connessione simbolica tra il microcosmo umano e il macrocosmo naturale, con la neve copiosa di promesse mantenute, il metabolismo attivo dell’aurora, il giusto impasto d’humus indicato dalla terra, il velo dell’acqua sopra il quale, di tanto in tanto, affiora come un legno il desiderio, che fungono da esemplari correlativi di una dilagante, celeste nostalgia.».
Di seguito una breve selezione di testi da A oriente di qualsiasi origine.

Da PARTE PRIMA – Il nome pronunciato:

I

L’origine stava nel nome pronunciato
come un’eco ridondante
sotto le vertebre – se le vertebre
s’erano incurvate a trattenere l’anima
che non volasse troppo in alto,
era nella fisiologia del sostegno,
stretta la carne nell’evoluzione.
Ma l’anima – almeno l’anima –
sentivo svincolata dai confini,
l’anima sapeva la sua rivoluzione.

§§§

II

A lungo ho cercato nelle radici intricate
del sottobosco il senso,
ho offerto il fianco di resina al tronco
nello svincolarsi d’alba dai sassi.
Senza misura sono risalita
incontro alla neve copiosa di promesse
mantenute nel mese più breve.
Ho ascoltato ogni sua verità nel palmo.

La verità si rivela nel palmo.

§§§

XI

A oriente di qualsiasi origine
si vestiranno d’alba. Ne coglieranno
l’essenzialità oltre ragione.
La promessa prima, verrà conservata.
A tutto ciò che deve ancora essere
la sposa innalzerà altari, occhi.
A tutto ciò mai torri né ombre.
Nel bianco – in quella precisa tonalità di bianco,
tutto il valore indiviso della verità. *

*Il verso in corsivo è di Massimo Scrignoli, in Lupa a gennaio, Book Editore 2019. All’“ombra” di Lupa a gennaio si deve parte dell’ispirazione poetica di A oriente di qualsiasi origine.

§§§

Da PARTE SECONDA – Le promesse della neve

XX

Chi siamo noi in questo accadere
d’abisso e di foresta,
noi in questo ripetersi di richiami
primordiali sotto diversi cieli
e uguali testimoni
intrisi di memoria e incantamento.
Cosa siamo noi, al di là d’ogni ragionamento
noi, sulla frangia della fiamma
forse cos’altro siamo
se non esattamente quello che vogliamo.

§§§

Da PARTE TERZA – Nel silenzio delle rive

XXXII

Un lembo d’acqua fermo– lungo l’argine
a ponente, sta tramontando un doppio sogno
fuori e dentro il gorgo inquieto.
Sole tra i ferri, ponte lambito d’autunnali nembi
non concede passaggio all’altra sponda– margine.
Se ciò che accade, era accaduto prima
se è nello svelarsi che sta l’accadimento,
se la parola detta era stata già pensata
noi, dentro questo ottobre spento
non saremo che l’ombra che ci precede il passo.

§§§

Da PARTE QUARTA – Nel meridiano dell’indugio

XLV

Pensarla durevole questa trasparenza
di verde d’ogni filo nell’ascesa
quel districare finalmente i nodi
dell’incompiutezza.
Crederci, come bambini si credeva
alla parola data per certa,
al suo farsi vera dentro il sonno.
Scovarla dentro il sonno una lanterna
un varco, una pausa necessaria.

(Annalisa Rodeghiero, A oriente di qualsiasi origine, Arcipelago itaca, 2021)

Annalisa Rodeghiero, nata ad Asiago, si è laureata in Scienze Biologiche all’Università di Padova, dove vive. È stata docente di matematica e scienze. Suoi testi sono apparsi in riviste, lit-blog e in numerose antologie, anche legate a premi letterari. Sue poesie e note critiche sono inoltre contenute nel IV volume Lettura di testi di autori contemporanei curato da Nazario Pardini (2019). È collaboratrice del blog letterario “Alla volta di Leucade”. Con l’Associazione Culturale “Arte Insieme Altopiano di Asiago 7 Comuni”, promuove la diffusione della cultura sul territorio.
È membro di giuria in premi nazionali di poesia. Ha pubblicato: Percorrimi tutta (Art&print, 2013), Di spalle al tempo (Venilia, 2015), Versodove (Blu di Prussia, 2017), Incipit (Stravagario, 2019), A oriente di qualsiasi origine (Arcipelago itaca, 2021).
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in vari concorsi letterari nazionali.

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