Marco Simonelli – Litania nervosa

Foto di Ryan Pernofski

Penso che con la sua raccolta Litania nervosa Marco Simonelli abbia vinto una doppia sfida. La prima sfida è quella di riuscire a parlare della propria depressione e parlarne attraverso la poesia, cosa che non è affatto facile: ne so qualcosa io, che ci ho provato, in passato, senza mai riuscirci, se non sfiorando timidamente l’argomento in qualche sporadico caso. Simonelli ne parla invece apertamente, senza vergogna, sfidando lo stigma, ripercorrendo le tappe della malattia con struggente lucidità e con dovizia di particolari.
La seconda sfida è quella di scrivere una raccolta di poesie interamente in rima, oggi, senza mai cadere nel banale: anche questa è di certo impresa non da poco.
Scrive Paolo Maccari nella sua Nota: “Le quattro sezioni di Litania nervosa vengono a formare con straordinaria varietà di dettagli un «poemetto che analizza», secondo le parole dell’autore, «l’evolversi di una patologia depressiva, dal rapido insorgere fino al malcerto recupero, passando per un inevitabile ricovero e attraversando i pregiudizi che la società nutre nei confronti della malattia mentale» […] L’impossibilità a vivere prende la consistenza malleabile di un inde­finibile avverbio di modo, un colore che aggredisce e determina il senso di ogni azione; lenti scure che schermano la realtà, negandone la consistenza, ingigantendone la minacciosità.”
Litania nervosa è stato pubblicato nel 2021 da Valigie Rosse nella Collana di poesia diretta da Paolo Maccari e Valerio Nardoni ed è uno dei testi segnalati al Premio Bologna in Lettere 2022 (Sezione Opere edite).
Di seguito una breve selezione di testi tratti da Litania nervosa.

Dalla sezione I:

Io te seguendo vo per ogni calle
Giuseppe Parini

Per vicoli. Per strade. Lungo il viale.
Attraverso la piazza e il lungomare.
Oltre il centro, una zona pedonale.
Ovunque tu decida di passare.
Nei solitari androni e per le scale.
Da quella porta che non puoi sprangare.
In camera. Nei pressi del guanciale.
Sarò dietro di te, non dubitare.

§§§

Globo ove l’uomo è nulla
Giacomo Leopardi

Sotto nuvole rapide e incuranti
o presso rive mosse illividite.
Sul ciglio dei rimorsi o dei rimpianti
dopo discese estreme e risalite.
Per lande incolte e spazi immensi e muti.
Su picchi aguzzi, in cavità profonde.
Persino nei recessi più sperduti
tu chiami ma nessuno ti risponde.

§§§

Nella bonaccia della psiche
Corrado Govoni

Alcuni giorni non è come sembra.
La superficie appare piatta, azzurra.
È come se scorresse nelle membra
un sopore di voce che sussurra.
Potrai nuotare a dorso fino al largo.
Ogni bracciata sempre più lontano.
Più sotto, dall’abisso del letargo
si scuote aprendo gli occhi il Leviatano.

§§§

Queste ombre troppo lunghe
Vincenzo Cardarelli

Dai cassetti, da sotto armadi e porte
giù dai tetti, da dietro alberi e pali.
Sotto le grate e fra le foglie morte.
Quasi fossero innocue e casuali.
Quasi fossero vecchie conoscenze
che tornano e si insinuano inattese
per celebrare scure ricorrenze
torti, sgarbi, furiose liti, offese.

§§§

Dalla sezione II:

Ricovero. Degenza. Internamento.
Un clinico rifugio dal conflitto.
Segregazione scelta. Isolamento.
Un porto dove ormeggi il tuo relitto.

§§§

Farfalla sanguinaria dei prelievi.
Pungiglione confitto sotto il laccio.
Ogni sorso di rosso che ti bevi
è ansia che ti serra in un abbraccio.

§§§

Ma da sotto la diagnosi i pazienti
si rivolgono sguardi involontari.
Hanno volti arrendevoli e impotenti
come quelli dei pesci negli acquari.

§§§

Dalla sezione IV:

Un condotto scavato dentro l’osso
connesso con la cavità nasale.
Quando l’occhio fibrilla e si fa rosso
espelle un’acqua chiara mista a sale.
Un singolo singulto a più non posso
ti sconquassa con ritmo diseguale.
Lo smarrimento che ti salta addosso
esonda nel condotto lacrimale.
Disperi, ti vergogni, col respiro
di chi corre veloce, trafelato.
Un colpo d’emicrania, un capogiro.
Un pianto disperato e sconsolato.
Vorresti un fazzoletto colossale
per nasconderti e non sentire male.

(Marco Simonelli, Litania nervosa, Valigie Rosse, 2021)

Marco Simonelli è nato nel 1979 a Firenze, dove vive. Fra i suoi lavori in poesia Firenze Mare (in Poesia Contemporanea. Undicesimo Quaderno Italiano, Marcos y Marcos, 2012), l’antologia Poesie d’amore splatter (Sartoria Utopia, 2015), Il pianto dell’aragosta (d’If, 2015), Le buone maniere (Valigie Rosse, 2018), Litania nervosa (Valigie Rosse, 2021).

Lascia un commento