Christian Sinicco – Alter

Sebastien Wagner - Upper City
Sebastien Wagner – Upper City

La raccolta poetica Alter di Christian Sinicco è uscita nel 2019 per i tipi di Vydia Edizioni.
Scrive Giancarlo Alfano nella prefazione:
“C’è però forse una differenza davvero significativa tra la Città esplosa e Alter: nel primo caso, è decisamente centrale la forte presenza dell’immaginario fantascientifico, di una fantascienza nutrita di fumetti, cinema, musica elettronica, che si muove tra neo-romance e distruzione sempre-imminente. Nella seconda sezione appare invece decisiva la componente vitalistica e irrazionalistica, con una riduzione al biologico pre-organico che lascia intravedere l’orgoglio della dissoluzione panica che si legge nel D’Annunzio più amato dal Novecento, soprattutto in Alcyone (si veda un incipit come «midollo fertile e orchidea, / aerea sepoltura fiorita»).”
Con questo libro Sinicco è risultato tra i finalisti al Premio Bologna in Lettere 2020, nella sezione Opere edite: ho avuto il piacere di scrivere una nota di lettura in merito. Di seguito un breve estratto dalla mia nota: qui  il link per la nota completa.
“Sinicco indaga il linguaggio e le fonti d’ispirazione a cui esso attinge. Gli stimoli visuali e verbali sono onnipresenti, circondano l’uomo e occupano l’ambiente in cui egli vive: non vi si può sottrarre. Attraverso essi e con essi si può sentire e vedere, anzi oltrevedere (per dirla con il poeta) il presente e provare ad immaginare quello che verrà.
L’espressione ospitare il futuro che l’autore usa è una splendida ed efficace rappresentazione della propria poetica, del proprio pensiero: Sinicco lamenta l’incapacità dell’essere umano di andare oltre la visione del presente, come se fosse vittima di una paura nei confronti dei cambiamenti. Ecco che quindi il poeta si cala nei panni dell’esploratore all’interno dell’immaginario: un ricercatore di suoni e visioni che, dopo essere stati accuratamente rielaborati e selezionati, si fanno linguaggio poetico.”
Il video del contributo di Chtistian Sinicco a Bologna in Lettere 2020 è disponibile qui
Una breve selezione di testi tratti da Alter:

vidi
un occhio, e saltai l’azzurro
lontano: lo spazio violentava non meno

una città esplosa
di colpo e frenetica
su orizzonti di cielo
con la velocità della bomba
(e in sussulto
in preghiera
calma, il fluido denso
annegare nel caldo violetto di una
radiazione)

l’universo
una città nella stella e
vuoti erodere i motori come vento
tra rovine di civiltà, al collasso
i vapori salire per ricadere

come pioggia,
atomi… fra le ceneri gas di vestiti,
bambini dalle teste dorate rotolanti
nella sabbia, indossare nudi questo bacio

quando la palpebra chiude
forme creare dall’informe

* * *
quando fra i ruscelli che portano alla metropoli
sgorga e scompare la pozzanghera del cosmo
sulla notte che cade come un’arpa rossa
sul pulviscolo acre rimbombano gli ottoni:
ecco un ragno dove musica la pioggia
forgiare la ragnatela
dei suoni

sulle antiche case e le poltrone grigie
dei brandelli ammassati di una creazione evoluta
nei pergolati bui del cervello veloce
nelle corse luminose dei propri motori
le spire audaci dagli sbuffi ornamentali
vorticano tentacoli che erodono il cemento
meditano piramidi e il triclinio fra gli alberi
capovolti e sderenati che svaporano fra i gas
mutano con le ombre nei silenzi e fra le pause
la sinfonia dei corvi è mangiata dai gabbiani
rosa nell’alba gialla e nucleare
bianchi fra i detriti tra le case
antiche, ridotte a nulla
con occhi e cascate
bruciate oramai,
i vapori

ed appesi come lingue
i sopravvissuti
ragni
muovono sul pulviscolo acre rimbombano gli ottoni
sulla notte che cade come un’arpa rossa

* * *

[ALTER]

increspate
grandi bolle colorate
e fili che giungono al cielo
nel chiarore che avanza sempre più
scompaiono, e dal promontorio
scendo; blu
di sasso
i chip
battono
forti l’immensità
dentro
il corpo:
profuma
a poco a poco il vento di ciliegie,
il vento di ciliegie scopre l’osso
del mondo

in sinfonia perfetta grilli elettronici
scandiscano valvole di sfogo nel ritmante
battiti perenne, cuore, in andirivieni
sotto la ceramica
del corpo…
sono l’ultimo della specie
ordinato dal centro di controllo,
sarò l’ultimo con bioniche membra
in giunture vertebrali:
l’ultimo che sente i profumi
trasmette i pensieri,
chi ordina la mente non progetta
più il corpo

il centro di controllo mi dice dal satellite
che verrà l’angelo dell’embrione solare
e supererà tutti i modelli,
verrà l’angelo distruttore di fuoco
che polverizzerà il mondo
il corpo

ma non aver paura
ultimo uomo
dopo di te
l’angelo dell’embrione solare
brucerà il vento e scoprirà
l’osso del mondo,
il vento di ciliegie
sarà
stella

* * *

[IDENTITÀ: autoriconoscimento unico]

questi noi non saremo più noi,
saremo solo l’immagine di uno,
come le siepi disornate
che non si riconoscono
e poco più in là, oltre la duna,
le erbe ingiallite e questa sommità,
il ferro che spunta sulla sabbia
e il cofano metà verde stinto
aperto e con la ruggine
il cuore del tuo passato (e sull’acqua
l’alba di questo giorno rinascente,
in cui tutto è nuovo, ci converte

(Christian Sinicco, Alter, Vydia Edizioni d’Arte, 2019)

Christian Sinicco è nato a Trieste nel 1975. Nel 2002 diviene caporedattore di “Fucine Mute”, tra i primi periodici multimediali ad essere iscritto nel Registro Stampa in Italia (1998), dove avvia il progetto di catalogazione della poesia delle nuove generazioni; intervista anche alcuni tra i poeti italiani più significativi, come Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani e Franco Loi.
Ha pubblicato: Passando per New York (LietoColle, 2005), la plaquette Ballate di Lagosta Mare del Poema (CFR, 2014) e il libro d’arte Città esplosa (Prova D’Artista / Galerie Bordas, Venezia 2016) poi contenuto in Alter (Vydia, 2019). Le sue poesie sono state tradotte in bielorusso, catalano, croato, inglese, lettone, olandese, sloveno, spagnolo, tedesco e turco. Attualmente dirige “Poesia del nostro tempo – poesiadelnostrotempo.it” ed è redattore di “Midnight Magazine” e “Argo”, per cui ha curato anche l’indagine sulla nuova poesia dialettale L’Italia a pezzi. Antologia dei poeti in dialetto e in altre lingue minoritarie (1950-2013) (Gwynplaine 2014) e gli annuari di poesia. Si occupa di lingue e dialetti nelle giurie dei premi “Giuseppe Malattia della Vallata” e “Pierluigi Cappello”, dirige il piccolo festival “Ad alcuni piace la poesia” (Montereale Valcellina, PN); a Trieste ha fondato il gruppo di poesia “Gli Ammutinati” e, in seguito, la Lips – Lega Italiana Poetry Slam, di cui è stato presidente, nonché ha diretto alcuni festival, tra cui “Iperporti – Scali Internazionali di Letteratura”.
Il suo sito web: christiansinicco.wordpress.com

Sinicco-cover-front

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